Capoluogo piemontese, si distingue per la sua eleganza e sobrietà. Circondata dalle imponenti vette delle catene alpine presenta un fascino unico. La città ha visto il passaggio di imperatori, ha visto la nascita il regno dei Savoia ed stata capitale del regno d’Italia. Fondata nel III secolo a.c. venne trasformata in una colonia romana nel I secolo a.c. da Augusto (Augusta Taurinorum). Passò sotto il dominio ostrogoto, divenne capitale del ducato longobardo, per poi passare sotto la signoria dei Savoia. Torino è oggi un polo importantissimo dell’industria automobilistica e del cinema. I luoghi di interesse storico sono tantissimi. Da Piazza Castello si può raggiungere Palazzo Reale, Palazzo Madama e Palazzo Carignano. Non sono da meno gli edifici religiosi con la Basilica di Superga, la Gran Madre e il Duomo. Da non dimenticare il museo Egizio e la Reggia di Venaria Reale, ma l’emblema della città rimane la Mole Antonelliana. La Mole Antonelliana, simbolo architettonico della città, venne progettata dall’architetto Antonelli nel 1863, ma solo nel 1889, vennero conclusi i lavori. Per l’epoca, con i suoi 167 metri e mezzo d’altezza, diventò per un periodo la costruzione in muratura più alta d’Europa. Per i festeggiamenti del Centenario dell’Unità d’Italia, venne installato un ascensore panoramico che ancora oggi, salendo fino a 85 metri, permette di ammirare tutta la città e l’arco alpino che la circonda. Il museo Egizio di Torino è considerato, per la quantità di reperti e per il loro valore, il più importante al mondo dopo quello del Cairo. Il museo è interamente dedicato alla civiltà egizia. Si possono trovare statue, mummie, papiri e arredi funerari. Sono presenti più di 37.000 pezzi da poter ammirare. E’ inoltre fornito di un’ampia biblioteca. Il Duomo di Torino, si presenta austero, su pianta a croce latina e diviso in tre navate. La sua facciata in marmo bianco è un esempio tipico di architettura rinascimentale. Dopo anni di restauri è stata riaperta al pubblico la cupola del Guarini, un incendio nel 1997 danneggiò gravemente la struttura e la Sacra Sindone custodita in essa. La Sacra Reliquia venne portata in salvo ed ora viene conservata in una nuova teca che mantiene il Sacro Lino in atmosfera controllata.